Conoscere gli standard

“Sai, quello che stai facendo è pensare come un giorno finito.
Dobbiamo cambiare prospettiva e trovare un gioco infinito su quello che facciamo”
“E che cosa è un giorno finito e infinito?”

Linguaggio in comune

Questa frase non l’ho mai sentita, ma arriva da un idea che mi è uscita in mente quando ho pensato a questo articolo.
Quando avevo letto il libro “Il gioco infinito” di Simon Sinek, parlava dei due casi di gioco: finito e infinito.

Per una persona normale, queste due parole, senza conoscere il senso di queste due parole, è facile che non capisca il senso del discorso, visto che la parte sotto intesa non è specificata, ma lasciata come conoscenza comune in quel contesto.

E quindi, anche nel settore informatico, anche se non regolamentato come altri, esistono una serie die standard (che poi possono essere creati nel tempo e in base alle esigenze) che ci permettono di comunicare meglio quello che vogliamo e anche di evitare meno errori.

Meno errori di cosa?

Meno errori di chi in passato ci è già passato, dal comunicarlo al collega, ma anche a implementarlo.

Se è possibile conoscere il significato di uno standard, è anche possibile capire meglio che cosa fanno gli altri in base a quello che stiamo cercando.

Immaginati di voler spiegare un esercizio di ginnastica.
Sai solo come lo fai, ma non sai il nome dei muscoli che stai sforzando, il nome dell’esercizio e il metodo.
Puoi mostrarlo e sperare che l’altra persona ti capisca, ma se riesci ad avere più nozioni, riesci a integrare la tua esposizione con informazioni che un altra persona riuscirà a recuperare da altre risorse.

E quali sono alcune delle convezioni informatiche?

Qui di seguito lascio, senza un ordine logico, alcune degli standard possibile nell’ambito software engennier:

Conclusione

Questo articolo mi è venuto in mente quando stavo esponendo alcuni termini a una persona e davo molto per scontato alcune delle conoscenze mie, ma che non erano per l’altra persona ( e viceversa, questo non succede perchè conosco di più, ma perchè sono più specializzato in una signola cosa).

Quindi mi sono detto: “Che senso ha usare questi termini?”
E mi è uscito il motivo, creare un terreno in comune in cui le nostre espressioni possano essere molto più utili senza dover spiegare da zero tutto il procedimento.